Il marchio italiano Alessi si distingue dagli altri brand di utensili e accessori da cucina. I suoi pezzi nascono per incarnare le idee dei designers più originali e talentuosi, nonché degli architetti del periodo.
Giovanni Alessi iniziò a produrre articoli per la casa nel suo laboratorio, iniziando da padelle per la frittura e pentole realizzati in acciaio e ottone nel 1921. In seguito, l’attività è passata nelle mani dei figli Carlo e Ettore. Il fondatore dell’azienda inizialmente fece della qualità dei suoi prodotti il punto cardine dell’attività, ma fu il nipote Alberto, dopo la Seconda Guerra Mondiale, a concentrarsi sull’unicità dei prodotti, invitando i migliori designers in Italia con lo scopo di lavorare per il marchio.
Uno dei principali punti di forza del brand è la collaborazione con artisti e architetti che ha portato alla creazione di pezzi e accessori unici che fungono da opere d’arte per l’ambiente domestico.
I successori di Giovanni Alessi hanno tutti in qualche modo contribuito al successo dell’azienda nel tempo: il marchio Alessi è un’icona del design all’italiana, ed è particolarmente noto nel mondo tra gli amanti delle stoviglie di alta qualità e degli accessori da cucina originali.
I prodotti di questo brand ricevono ogni anno prestigiosi premi internazionali e vengono presentati nei musei d’arte moderna di Londra, Milano, New York, Parigi e Amsterdam.
L'influenza di Alessi
Negli anni ’90 Alessi apre un proprio centro per la formazione di giovani designer. Molti artisti affermati ed emergenti erano già ansiosi di collaborare con la compagnia in quel momento. Inoltre, in questo periodo, Alessi decide per la prima volta di utilizzare plastica, legno, porcellana, vetro e ceramica in alternativa al metallo. L’architetto di fama mondiale Frank Gehry è entrato nella storia dell’azienda con i suoi esperimenti con materiali organici e ultraleggeri. Non meno brillante e fruttuosa è stata la collaborazione con l’italiano Stefani Giovannoni, che ha lavorato attivamente con plastica multicolore e acciaio classico.
Negli anni ’90, Alessi è stato influenzato dalla Scuola di Barcellona, grazie al suo rappresentante architetto Luis Clotet e alle sue combinazioni uniche di metallo e organico (una tradizione catalana) e le ultime tecnologie.
Nel 1998 viene aperto il Museo Alessi nella terra natale dell’azienda, a Cruzinaglio. Da allora, qui viene presentato l’intero patrimonio dell’azienda nel campo del design, per tutti i visitatori.
Nel nuovo millennio, Alessi si volge finalmente all’eclettismo. Questa volta le creazioni dei principali designer che collaborano con il brand vengono presentate in un nuovo progetto: Tea & Coffee Tower. Jan Kaplický, David Chipperfield, Massimiliano Fuksas, Toyo Ito e altri. Un po’ in disparte da tutto questo c’era Wiel Arets, un eccezionale designer tedesco che non rientrava in nessuno stile e categoria. Crea per Alessi tutta una serie di accessori che svelano in modo nuovo il rapporto tra il fruitore e l’oggetto.
L’azienda inizia a produrre prodotti sotto tre sotto-marchi: Alessi, con prodotti di massa di ampia applicazione, segmento di prezzo medio e alto; Officina Alessi – prodotti sperimentali premium nel design d’autore; AdiAlessi – utensili e accessori da cucina a prezzi accessibili.
Inoltre, negli anni 2000, Giulio Lacetti ha iniziato a collaborare con Alessi, che ha guadagnato fama mondiale grazie alle sue collaborazioni con importanti marchi.
Allo stato attuale, Alessi continua a scoprire nomi brillanti nel design mondiale e lancia altri oggetti unici progettati per portare l’arte nella nostra vita quotidiana. L’azienda dichiara inoltre la sicurezza e l’ambiente tra le sue massime priorità e partecipa attivamente a progetti sociali e di beneficenza.
Alessi: Circus Collection
La collezione Circus, svelata lo scorso settembre dall’eccentrico designer olandese Marcel Wanders, offre una nuova interpretazione colorata e vibrante di stoviglie che sembra essere influenzata dal gruppo Memphis. Prodotti in porcellana inglese o acciaio inossidabile e banda stagnata.